Quando il pancreas si infiamma, come avviene nella pancreatite, le sue funzioni possono essere gravemente compromesse. La pancreatite influisce negativamente sulla capacità di digerire gli alimenti e rallenta l’assorbimento dei nutrienti. Per questo motivo, una dieta specifica può essere molto utile per gestire gli effetti della pancreatite. Le cause della pancreatite variano, ma il risultato comune è il danneggiamento progressivo del pancreas, che perde la capacità di secernere ormoni e enzimi digestivi.
Effetti della Pancreatite
La pancreatite danneggia le cellule pancreatiche poiché gli enzimi digestivi si riversano sui tessuti circostanti, causando degrado, infezioni ed emorragie. Il rischio maggiore è che queste sostanze digestive entrino nel circolo sanguigno, danneggiando altri organi. Un adeguato regime alimentare può aiutare a migliorare la prognosi della pancreatite, anche se non risolve la causa scatenante della malattia. Tuttavia, la dieta aiuta a mantenere le condizioni nutrizionali compromesse dalle secrezioni anomale legate all’infiammazione.
Tipologie di Pancreatite
La pancreatite si divide in due categorie principali: pancreatite acuta e pancreatite cronica.
Pancreatite Acuta
La pancreatite acuta ha un esordio improvviso con sintomi estremamente dolorosi, accompagnati da febbre, tachicardia, nausea e vomito. È una condizione grave, la cui terapia mira a rimuovere l’agente scatenante. La diagnosi rapida è cruciale per intervenire tempestivamente, anche chirurgicamente se necessario. Le cause della pancreatite acuta includono calcoli biliari, traumi, abuso di alcol o farmaci e, raramente, infezioni batteriche o virali.
Pancreatite Cronica
La pancreatite cronica è spesso una conseguenza della mancata risoluzione completa di un episodio acuto. Questa condizione è caratterizzata da dolore persistente e malassorbimento dei nutrienti, che può portare a diabete mellito. La diagnosi si basa su ecografie e specifici esami del sangue. Le cure si concentrano sulla gestione del dolore e sul mantenimento di un adeguato stato nutrizionale. In questo contesto, l’alimentazione è fondamentale.
Alimentazione per la Pancreatite Acuta
La dieta per la pancreatite acuta varia in base alla gravità della condizione. Nei casi più gravi, l’alimentazione avviene tramite sondino naso-gastrico o endovena per evitare l’attivazione del pancreas. Queste soluzioni includono soluzioni idratanti con glucidi, amminoacidi essenziali, acidi grassi a catena media e sali minerali.
In forme meno severe, la nutrizione parenterale è limitata alle prime 24 ore, seguita da una dieta solida quando i livelli enzimatici si normalizzano. Questa dieta prevede sei piccoli pasti giornalieri ricchi di carboidrati a basso indice glicemico, con un basso contenuto di lipidi e zuccheri. Vengono eliminati alcolici e bevande stimolanti come caffè e tè.
Dieta per la Pancreatite Cronica
La pancreatite cronica comporta malassorbimento cronico dei nutrienti e può essere associata a dolore durante i pasti. Una dieta adeguata deve combattere il malassorbimento e ridurre al minimo la stimolazione del pancreas. La dieta dovrebbe includere sei piccoli pasti giornalieri, con un apporto equilibrato di carboidrati a basso indice glicemico, proteine e fibre. I grassi devono essere limitati e l’idratazione abbondante.
In caso di malassorbimento grave, possono essere necessari integratori multivitaminici per evitare l’affaticamento del pancreas. In alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci sostitutivi degli enzimi pancreatici.
Carboidrati e Proteine
I carboidrati dovrebbero essere assunti in forma semiliquida, come zuppe di cereali raffinati e legumi decorticati, per ridurre l’impatto delle fibre sulla digestione. Le proteine dovrebbero provenire da carni bianche o magre, legumi e pesce magro come merluzzo e platessa. La cottura a vapore è preferibile per preservare i nutrienti..
Condimenti e Grassi
L’uso di condimenti deve essere limitato a causa della difficoltà digestiva dei grassi. È importante seguire le indicazioni di un medico o dietista specializzato per personalizzare la dieta in base alle specifiche condizioni cliniche.
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