Khelifa ha documentato dozzine di casi in cui le femmine sarebbero atterrate mentre venivano inseguite da un maschio.
Ha anche esaminato il loro comportamento riproduttivo per cercare di capire perché si comportassero in questo modo.
Le femmine vanno negli stagni dove i maschi aspettano di accoppiarsi.
Questi le intercettano a mezz’aria prima di copulare da qualche parte nelle vicinanze.
Il maschio vola poi via e la femmina depone le uova da sola, senza alcuna protezione, a differenza di molte altre specie di libellule, dove il maschio la custodisce.
Apparentemente le femmine della specie Aeshna juncea fingono di essere morte per evitare di accoppiarsi con altri maschi una volta che le loro uova sono state fecondate.
Durante ulteriori studi sulle specie nel loro ambiente naturale, Khelifa ha osservato 27 femmine schiantarsi a terra o in arbusti, fingendo la morte.
Di queste, 21 sono riuscite ad ingannare i maschi. In ognuno dei falsi tentativi di morte la femmina aveva appena lasciato le sue uova o stava per prendersi di nuovo cura di loro.
Tutte le femmine che hanno continuato a volare, quando sono state inseguite dai maschi sono state afferrate dagli stessi durante il volo.
Quando le uova di una libellula femmina sono state fecondate, qualsiasi successivo accoppiamento con maschi aggressivi può farle del male.
Per questo motivo finge di essere senza vita fino a quando non si allontanano.
Anche se è una strategia rischiosa, la finzione della morte sembra aiutare le femmine a sopravvivere più a lungo e produrre più prole evitando la coercizione.
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