In piena stagione, un ristoratore di Viareggio viene abbandonato dal cuoco e si mette a cercarne un altro d’urgenza, ma siamo… (Barzelletta)

In piena stagione, un ristoratore di Viareggio viene abbandonato dal cuoco e si mette a cercarne un altro d’urgenza, ma siamo… (Barzelletta)

In piena stagione, un ristoratore di Viareggio viene abbandonato dal cuoco e si mette a cercarne un altro d’urgenza, ma siamo in alta stagione e non se ne trovano.

Si presenta uno, ma è un cinese, col codino, gli occhialoni, i denti in fuori.

L’oste lo guarda e scuote la testa:
– No, non posso, qui vogliono la cucina locale.

E il cinese:
– Ma io so fale tutta cucina toscana, libollita, fiolentina, tutto, tutto.

– Mah – fa l’oste, dubbioso – i miei clienti poi vengono i cucina e parlano col cuoco.

– Oh, ma io parlale benissimo italiano, io abituato.

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– Eh, ma bisogna sapere anche le cose di cultura, i poeti.

– Io studiato poeti, Nel mezzo del cammin di nostla vita, Chiale flesche dolci acque, I ciplessi che da Bolgheli. Tutto conosce!

– Ma bisogna anche sapere cose più popolari. I proverbi.

– Conosce, conosce plovelbi. Tu dile uno e vede che io so!.

– Tanto va la gatta al lardo…

E il cinese:
– … che ci lascia lo zampino.. sapele, sapele.

– Il diavolo fa le pentole…

– … ma non i copelchi.

– La gatta frettolosa …

– … fatto gattini ciechi.

– Can che abbaia…

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