Sentivo mio marito nella stanza accanto che stava ancora parlando al telefono.
Per cui continuai a sganciare bombe atomiche per qualche minuto.
Il piacere era incredibile!
Sentii una espressione dei beatitudine dipingersi sul mio volto.
Alla fine udii che mio marito stava salutando e dissi addio al mio momento di libertà.
Rapidamente sventolai ancora un po’ col tovagliolo e feci una faccia serena e innocente.
Mio marito rientrando si scusò per averci messo tanto a rispondere e mi chiese se avessi sbirciato sotto la benda.
Dissi di no.
Allora mi venne dietro e me la tolse, fu a quel punto che io vidi dodici invitati attorno al tavolo, che si tappavano il naso e cantavano
“Buon compleanno a te, buon compleanno a te…”
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