I risultati delle analisi dimostrano che a latitudini più meridionali l’acqua è presente in abbondanza (circa 100-400 parti per milione), probabilmente sequestrata in matrici vetrose o rocciose.
“Questo ci dice che la Luna potrebbe essere meno arida del previsto – aggiunge Flamini – ma non è ancora possibile stabilire quanta acqua ci sia e quanta sia utilizzabile: di certo questa scoperta ci aiuterà a pianificare meglio le future missioni”.
Più ottimisti i ricercatori dell’Università del Colorado, che col loro studio ipotizzano la presenza diffusa di ‘trappole’ d’acqua sulla superficie lunare:
“se avessimo ragione – afferma Paul Hayne – l’acqua potrebbe essere più accessibile per ottenere acqua potabile, carburante per i razzi, tutto ciò per cui la Nasa ha bisogno di acqua”.
fonte Ansa
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